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Stonex SLAM – Etna Lava Tunnel 3D data

In collaborazione con INGV – Osservatorio di Catania Etneo, Stonex è riuscito a raccogliere dati 3D di un tunnel lavico situato sul versante nord del vulcano Etna. Abbiamo utilizzato il nostro scanner laser SLAM e i risultati possono essere visti nel video qui sopra.

La Grotta dei Ladroni, o Grotta della Neve si trova sul versante nord-est dell’Etna ed è raggiungibile dalla strada Mareneve, nei pressi del Rifugio Citelli, in località Piano delle Donne, a quota circa 1600 s.l.m.. Questa piccola colata lavica grotta, si è formata durante il flusso della Ripa Saldara, (Nuova Carta Geologica dell’Etna, Branca et Alii 2011) che giace su un paleoolio datato, con il metodo 14C, 5240 ± 50 a (Lanzafame et alii, 1997). È formato da un condotto in leggera pendenza, che scende nel sottosuolo fino ad una profondità di circa 10 metri e presenta due ingressi con gradini alle estremità e due pozzi intermedi realizzati con estrema cura dall’uomo. Il nome, secondo le leggende locali, deriva dal fatto che fu utilizzato come rifugio e “deposito” da una banda di quattro ladroni (Ladroni) nel XVIII secolo; i due ingressi opposti sarebbero funzionali ad una possibile fuga.

La stessa è detta anche “Grotta della Neve” perché, secoli fa, quando non esistevano i frigoriferi, alcune grotte, chiamate “Neviere”, venivano utilizzate per la conservazione della neve. La neve veniva raccolta, pressata e ricoperta da uno spesso strato di cenere vulcanica che ne manteneva la bassa temperatura e permetteva di conservarla per tutto l’anno, in attesa della nuova stagione invernale. Il ghiaccio ottenuto veniva poi tagliato in blocchi, avvolto in foglie di felce e paglia e chiuso in resistenti sacchi di iuta; trasportato a dorso di mulo nelle città e nei porti, veniva venduto in tutta la Sicilia ed esportato anche a Malta.

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